Questa seconda passerella sul fiume Reno, analogamente al primo ponte ciclo pedonale realizzato dal Prof. Ing. Majowiecki nel 2004, scavalca il corso del fiume Reno per una luce massima di circa 100m. L’architettura della passerella, che prende spunto dalla forma del cigno riprendendone la leggerezza e l’eleganza, ricorrendo a materiali, quali l’acciaio, in grado di fornire un favorevole rapporto tra resistenza e peso, e ad una serie di soluzioni strutturali originali volte a minimizzare il peso strutturale e, di conseguenza, i costi complessivi dell’opera.
L’opera si configura come ponte strallato a torre unica asimmetrica caratterizzato da forma in pianta ad Y, dal cui tratto unico prosegue una appendice secondaria del percorso pedonale. Gli aspetti dimensionali principali considerano:
L’impiego della soletta in cemento armato nell’impalcato, in luogo di una più comune lastra ortotropa, nasce dall’intenzione di migliorare sensibilmente le performance dell’opera in termini di rigidezza nei confronti delle vibrazioni indotte dall’esercizio pedonale. Per questo motivo si è prevista una tipologia di connessione rigida a pioli metallici tra soletta e cassone in acciaio.